Archivio mensile:dicembre 2012

La spiegazione della ”fine del mondo”

Il 21 dicembre ( come tutti noi sappiamo ) doveva finire il mondo,e su questo si sono fatte moltissime critiche e studi.

Questa notizia  sparsa in tutto il mondo è in verità una lettura sbagliata del calendario Maia, infatti , loro pensavano che ogni 15 / 20 anni fosse passato circa un centinaio di anni e ogni ”centinaio di anni ” doveva cambiare qualcosa nella nostra era (neanche questo è successo ) .

In un intervista presa da http://www.cortocircuito.re.it/intervista-a-margherita-hack/ a  Margherita Hack ,  afferma :

– Alcuni sostengono che nel 2012 ci sarà la fine della Terra, lei cosa ne pensa?

Quella è una grossa balla.

– Invece, secondo lei, come e  soprattutto quando può esserci il rischio della fine della Terra?

Il rischio certo è che fra 5 miliardi di anni il Sole inizierà ad invecchiare, diventerà una gigante rossa, il suo raggio aumenterà di 200 volte e lambirà l’orbita della Terra e quindi finiremo dentro il Sole.

– Ma l’uomo, secondo lei, potrà ancora esserci?

Penso che si sarà estinto prima.

– Per colpa sua?

Eh si, probabile.

Quindi non ascoltate le balle che trasmettono i media per un ” global marcketing ” e per gettare scompiglio .

E se proprio volete vedere la fine del mondo aspettate 5 miliardi di anni , a presto !

Il momento più bello dell’ anno

Il più bel momento dell’ anno è il Natale per tantissimi motivi; tutti sono più buoni, o almeno dovrebbero, le strade della città sono illuminate dalle luci d’ artista e le vetrine delle pasticcerie sono stracolme di pandori e panettoni!

A Natale niente può rovinare l’ atmosfera così confortevole e accogliente, nessuno può togliere l’ allegria ai bambini e anche se non tutti lo danno a vedere, anche i grandi che scorrazzano di qua e di là per comprare regali di ogni genere a nipoti, figli e parenti e amici vari; dentro di loro tornano un po’ bambini. E poi ci sono i nonni, o più generalmente le nonne,  stressate perchè devono organizzare pranzi, cene a base di pesce e capitone!

Ma poi ecco che arriva il grande momento, la sera più magica, che tutti aspettano per l’ anno intero quando i più piccoli trepidanti si mettono sotto le coperte ad aspettare e immaginare l’arrivo del loro eroe preferito, il mitico: “Babbo Natale”!!

cos’è il natale per me?

Neve, neve, neve.

Ripeterei questa parola all’infinito: per me è lei il vero significato del Natale.

Per me che sono di Torino la neve almeno una volta l’anno arriva, ed è subito una festa che riporta i pensieri di tutti verso le vacanze di Natale.

Io le sto aspettando da ottobre, il mese in cui la voglia di andare a scuola, risvegliata dai mesi di vacanze, si esaurisce…

Comunque quando cade la neve, tralasciando le solite sviolinate sulla felicità, sullo spirito natalizio (al quale misteriosamente tutti i prof sono immuni) e su tutti più buoni ecc. ecc, l’aria diventa più pulita, le macchine circolano di meno tra i piedi e davanti a scuola nascono le mega-battaglie di palle di neve.

Ecco, questa è la parte più bella della neve: anche se ci si infradicia da paura, anche se poi si deve passare il resto della giornata a scuola marci come dei pulcini, niente è comparabile alla gioia che ti assale dopo che hai beccato in faccia il tuo/a compagno/a di classe di turno e il panico che arriva quando ti rendi conto che lui/lei sta per riempirti il colletto di neve.

E poi un’altra cosa fantastica è quando ti alzi la mattina, ti stai chiedendo perché mai il mondo ha inventato le verifiche di cui una ti aspetta di lì a tre ore, apri la finestra sconsolato e ti trovi la città tutta bianca, silenziosa, e tutto ti sembra molto più bello.

La vera storia di Babbo Natale

Nel mondo si tramandano storie diverse su Babbo Natale.

Secondo me, la storia che tra tutte potrebbe essere quella più realistica è “Il nuovo Natale”.

Narra di un popolo di contadini che, per realizzare i desideri dei propri figli ed indurli a comportarsi in modo educato e giudizioso,  decidono di incaricare un vecchio ed abile falegname del borgo di realizzare giocattoli in legno e bambole di pezza da regalare ai bambini più meritevoli.

Il falegname, alla guida della sua slitta, avrebbe consegnato i regali, deponendoli ai piedi di un abete situato in prossimità delle abitazioni dei bambini, in una notte speciale, quella del 25 dicembre di ogni anno.

Il vecchio falegname aveva una lunga barba bianca ed amava vestirsi di rosso; il suo aspetto, sereno e rassicurante, e la schiettezza ed affettuosità dei suoi modi, presto indussero tutti gli abitanti del villaggio a considerarlo un papà buono.

Poichè il suo nome di battesimo era Natale, presto  divenne per tutti Babbo Natale.

La sua storia si diffuse nei villaggi vicini ed in molti vi presero spunto per inventare modi analoghi di rendere felici i propri bambini stimolando una condotta generosa, rispettosa, educata e responsabile.

Col tempo Babbo Natale divenne famoso in tutto il mondo e venne rappresentato come un uomo panciuto e barbuto, vestito di rosso che proviene dal Nord e trasporta una slitta trainata da renne meravigliose e carica di doni per tutti i bambini buoni della Terra.

Dal nome Babbo  Natale nacque anche una festa in suo onore: il Natale!

Per me il natale è…

Per me il Natale non è soltanto un giorno ma è tutto un periodo diviso in tappe. Il momento in cui mi accorgo che è quasi Natale è il weekend in cui inizia il mercatino di Natale della mia vecchia scuola. Provate ad immaginare: tutto un piano di una scuola pieno di laboratori e tavoli con oggetti usati sul Natale.

La seconda tappa del mio Natale è, naturalmente, la preparazione dell’albero di Natale. Questo momento è davvero molto importante, sento l’atmosfera natalizia sin dalla prima pallina da posizionare sull’albero.

La terza tappa è comprare i regali, tappa assolutamente essenziale. Questa tappa è la più complicata, prima di tutto bisogna sapere tutto quello che i nostri amici, parenti, compagni, nemici e chi più ne ha più ne metta vogliono per Natale. Poi ci si reca al centro commerciale e lì si compra tutto quello che c’è scritto sulla lista spendendo tutti i nostri risparmi. E, naturalmente, appena arrivati a casa si mettono tutti i regali sotto l’albero.

La quarta tappa è il giorno di Natale. La prima cosa che di solito io e mia sorella facciamo è svegliarci prima dei nostri genitori, prendere tutti i regali e distruggere la carta da regalo. Poi arriva il pranzo con i nostri soliti amici e i nostri divertentissimi giochi.

Purtroppo, per me, il Natale è finito anche se in realtà le vacanze non ancora! Chissà se invece per voi il Natale dura di più o di meno. Allora ditemi: quali sono le vostre tappe del Natale?

Il Parco Zoom, il bioparco

Ciao, sono Devis e vi parlerò del Parco Zoom, che ho visitato insieme alla mia classe.

Il Parco Zoom si trova a Cumiana, nella provincia torinese.

E’ un bioparco che ospita tanti animali.

Nella prima parte della visita si vedono tartarughe di dimensioni pari ad un bambino di 5/6 anni che vengono dall’ Africa.

Durante il percorso ho visto alcuni fiumi stretti, sui quali nuotavano numerosi fenicotteri.

In seguito c’erano i Lemori – suddivisi in Lemori Cetta e Lemori Bruni. Questi tipi di animali hanno la coda lunga tra i 70 e i 90 cm e sono in via di estinzione.

Poi si vedevano dei gabbiani vicinissimi al nostro gruppo che avevano il becco lunghissimo. Successivamente c’ erano numerosissimi pinguini che stavano sia fuori, sia dentro una roccia alta aperta. Una signora gli ha dato del cibo. Quando hanno visto il cibo hanno iniziato a “farsi la guerra” per mangiare.

Poi la guida ha fatto vedere uno spettacolo di uccelli rapaci dal becco adunco.

Ho potuto incontrare anche cammelli e una tigre.

Consiglio di visitare questo parco perché si vedono animali che non si trovano tutti i giorni!

L’intervista alla fumettaia

Questa che sto per scrivere è stata la mia intervista alla proprietaria della fumetteria, Licia, dove io vado regolarmente.Qualche volta è intervenuto anche il proprietario, Alessio.

(Io,1° domanda)”Dove andavi a scuola alle medie?”
(Lei) “Io andavo a scuola a Pisa nella scuola Mazzini”
(Io,2° domanda) “Com’erano i voti? Alti,bassi, nella media…”
(Alessio) “Beh i miei molto bassi…”
(Licia) “Beh diciamo che erano abbastanza buoni…Da noi i voti erano indicati con le lettere.Dalla A alla E. E io ero tra la B e la D”
(Io) “Ma non ci dovrebbe anche essere la F?”
(Lei) “No,no! Non andavamo fino a quel voto alle medie”
(Io, 3° domanda) “I prof erano severi?”
(Lei) “Non tanto, a parte quella di Italiano.”
(Io,4° domanda) “Avevate il rientro?”
(Lei) “Si 2-3 giorni alla settimana restavo fino alle 16.30”
(Io,5° domanda) “Quali erano gli hobbies dei ragazzi della tua età alle medie?”
(Lei) “Ai ragazzi piaceva fare sport, alle ragazze shopping e io e una mia amica leggevamo i primi manga tra cui Ranma.”
(Io,6° domanda) “Le ragazze erano…Fissate con i trucchi e cose varie?”
(Lei) “Sì! Molto”
(Io,7° domanda)”Tu e la tua amica eravate un po’…Come dire…Vi prendevano in giro perché leggevate i fumetti?”
(Lei) “Abbastanza, non vedevo l’ora che finissero le medie”
(Io, 8° domanda)”Dicevate le parolacce davanti ai prof?”
(Lei) “Tra di noi, sì. Davanti ai prof… No”
(Io,9° domanda)”Hanno mai espulso qualcuno?”
(Lei)”Alle medie no,al liceo uno ha buttato giù una porta dalla finestra. L’hanno espulso”
(Io,10° domanda) “Che lingua studiavate?Francese?”
(Lei) “No,solo Inglese”
(Io,11° domanda)”E’ successo qualcosa durante questi 3 anni di strano?”
(Lei)”Sì,ho trovato un pappagallo sul tetto della palestra e l’ho tenuto per 4 anni”
(Io,12° domanda) “Alla fine delle medie avete pianto?”
(Lei)”Alcuni di noi sì, io no, ero felice.”
(Alessio) “Io sono stato felice”
(Licia)”Sì perché lui alle medie era uno sfigato e veniva preso in giro”
(Lui) “Ero grasso…”
(Io,13° domanda)”Cosa era qualcosa che avevano tutti?”
(Lui e lei) “Gli Swatch! Degli orologi di tutti i colori”
(Io, ultima domanda) “Cosa andava di moda?”
(Lei)”Le Nike,il Barbour (Una giacca)…”
(Lui)”No era il Bomber”
(Lei)”No”
(Lui)”Ma se da noi il Bomber faceva figo?!”
(Lei)”Tu sei più piccolo di me! Comunque… My magic diary, la Smemoranda,il motorino… E qualcosa che andava di moda era anche Radio DJ..
(Io) “Ok grazie”
(Lui e lei) “E’ stato un piacere”

Rispetto alla scuola attuale quella di Licia non sembra tanto diversa. Né i compagni né i professori sono molto differenti da quelli attuali. L’unica cosa che mi ha colpito è stato il fatto che andassero di moda cose così differenti dalle nostre.