Archivio mensile:aprile 2013

La comunicazione di noi adolescenti

Fino a qualche anno fa la tecnologia non era così avanzata come quella d’oggi e quindi la comunicazione tra due persone avveniva tramite lettere scritte a mano.
Oggi invece, grazie all’utilizzo di tablet e smartphone, ci si può contattare chiamandosi o chattando sui vari social network.
Il lato negativo delle lettere scritte a mano è che qualche volta non arrivano a destinazione o arrivano con mesi di ritardo, mentre quello positivo è che il destinatario prova un sentimento d’attesa circa il contenuto della lettera che aspetta, per cui l’arrivo della missiva rappresenta spesso una bella sorpresa.
La tecnologia, per contro, di norma garantisce la consegna del messaggio in tempi brevi, ma presenta anch’essa dei lati negativi: la comunicazione tramite smartphone è infatti molto superficiale, perchè si scrivono solo le cose essenziali; inoltre, alcune volte si utilizza un linguaggio scorretto con sigle e abbreviazioni.
Personalmente, come i miei coetanei, sono senz’altro più abituata a comunicare via internet; mi sono però resa conto, quelle poche volte in cui ho scritto una lettera a mano o quando ho svolto un testo, che questo genere di comunicazione richiede più tempo, maggiore impegno e maggiore riflessione, ma consente di esprimere in modo più profondo, autentico e completo i propri sentimenti e i propri pensieri.

La nascita del calcio

Come già noto per gli spaghetti, i fuochi d’artificio e molto altro, anche per il calcio verrebbe fuori che l’abbiano inventato i cinesi o i giapponesi, all’incirca dieci secoli prima della nascita di Gesù…

A me piace pensare che invece il calcio abbia origine dal “calcio fiorentino” una specie di partitona senza troppe regole che si disputava a Firenze nel medioevo.

Il calcio che conosciamo noi nasce senza dubbio in Inghilterra; la prima partita vera e propria si giocò a Sheffield il 26/12/1860. Le regole del gioco erano ancora un pò vaghe e la partita venne giocata da due squadre composte una da 16 e l’altra da 20 giocatori.

Finì 2-0, ma la cosa sorprendente è che lo stadio in cui si giocò è ancora oggi utilizzato dall’Hallan F. C. , una delle due squadre di allora (anche l’altra squadra esiste ancora: è lo Sheffield e milita nell’equivalente della serie B inglese).

Solo alcuni anni dopo, davanti a qualche boccale di birra in un “pub” di Londra nacque la Federazione nazionale di calcio che iniziò a scivere le regole del gioco già molto simili alle attuali. Piano piano gli inglesi esportarono il gioco nel resto del mondo.

In italia la prima partita si giocò a Genova tra il Genoa e una rappresentanza della città di Torino il 06/ 01/1898.  Ha vinto la squadra torinese per 1 a 0.

Gli spettatori paganti furono 261,   31 i soliti invitati; l’incasso complessivo fu di 280,50 lire mentre le spese sostenute dagli organizzatori furono di 179,50 lire (compreso il taglio dell’erba, il rinfresco e pure il fischietto dell’arbitro). Probabilmente qualcuno iniziò a capire che poteva diventare un business….

La prime partita della Nazionale Italiana venne giocata contro la Francia nel 1910 ed abbiamo vinto 6-2.

Una curiosità: i primi palloni erano fatti con le vesciche dei maiali, successivamente furono introdotti quelli realizzati rivestendo in pelle le camere d’aria, ma chi sa dirmi quanti sono gli esagoni ed i pentagoni bianchi e neri che compongono il pallone da calcio con cui sono cresciuti i nostri genitori ???

La danza secondo me

Allora mi tocca parlare forse di uno degli argomenti che mi stanno più a cuore : parlerò della mia passione più grande al mondo…la danza.
Allora visto che é un argomento lungo, io partirei dal principio ovvero da quando avevo cinque anni. La danza mi e’ sempre piaciuta e un dopo un po’ avevo capito di avercela nel sangue, visto le mie origini cubane, mia mamma ha sempre seguito corsi di danza di ogni genere e per concludere mia nonna ha vinto molte gare di Jive, gare non importanti solo quelle piccole garette che si organizzano in bocciofila, solo delle sciocchezze ma mia nonna le custodisce ancora molto gelosamente nella sua vetrinetta.
Insomma ho continuato a danzare, ma avendo solo cinque anni non mi rendevo conto di niente e’ stato l’anno successivo che mi si e’ aperto un mondo tutto nuovo.
Un bel giorno chiesi a mia madre di frequentare un corso di pattinaggio sul ghiaccio.
Lei fu contenta di questa mia scelta, sarebbe stata contenta qualunque sport avessi fatto. Due mesi dopo mi annoiavo e gli insegnanti non erano simpatici.

Allora dissi ai miei genitori che volevo frequentare un corso di danza moderna, i miei mi rimproverarono un po’ perche’ mi hanno sempre insegnato che le cose si fanno con costanza, mi hanno detto che loro erano contenti che io volessi frequentare incorsi di danza, ma mi hanno fatto promettere che il prossimo corso l’avrei frequentato tutto l’anno. Io vista la sgridata avevo paura che non mi sarebbe piaciuto.
La settimana dopo andai a danza e mi trovai subito benissimo.
L’anno dopo la mia insegnante mi disse che dovevo fare danza classica perche’ se questo era il mio sogno dovevo frequentare il corso di quest’ultima, e’ la base di tutto.
Incominciai, ma non ero entusiasta, poco dopo mi appassionai anche alla danza classica.

Sono arrivata ad oggi a quasi sei anni di danza e in questi sei anni ho potuto riflettere molto sul significato che ha per me…mi emoziono a scriverlo…la danza e’ il modo con cui mi sfogo, mi succede una cosa strana , quando sono preoccupata mi metto a ballare e stranamente dimentico tutto, mi faccio trasportare dalla musica , io quando ballo mi sento talmente bene che sono disposta a farne il mio lavoro quando avro’ raggiunto l’eta giusta.
Ho altre passioni: mi piace scrivere, mi piace leggere, mi piace nuotare e mi piace la moda, ma nessuna di queste cose mi fa sentire completamente libera, quando ballo mi sento una farfalla, mi sento libera come il vento, sono come la primavera che esplode, dimentico tutto e mi isolo nel mio mondo.

Anche quando ascolto la musica io non immagino altro che un palco tutto per me.
Ho fatto dei concorsi di Hip – Hop che tra l’altro e’ la mia vera passione, io e la mia squadra abbiamo vinto il premio per la miglior drammaturgia e l’esibizione a Vignale danza io in quel momento mi sono sentita benissimo e mi sono sentita sempre piu’ vicina ai miei sogni e ho capito che da qualche parte potevo arrivare e che potevo avere un futuro e la sensazione che ho provato é stata indescrivibile.
Quest’anno giovedi’ 16 maggio ho uno stage di danza classica con gli insegnanti del teatro nuovo e diranno chi e’ idoneo e non idoneo alla danza classica io so che non sono idonea ma non fa niente perche’ il mio futuro non dipende dalla classica, fatto sta che sono agitata comunque e i sentimenti che provo, in questo momento, scrivendo queste parole sono indescrivibili e quando ci penso divento esplosiva, un cannone e penso che niente e nessuno al mondo potra’ mai dissuadermi dal mio sogno, dal mio traguardo e da quello che voglio fare nella vita.

Forse per molti questo argomento sara’ banale , ma per no perche’ credo che la danza sia un’ arte vera e propria e non solo un hobby , la danza per me e’ una delle cose piu’ belle che esistano al mondo e credo fino in fondo che la danza non passera’ mai di moda perche’ e’ il modo secondo me piu’ semplice per far capire alle persone quanto vali e quanto sei importante , come ho gia’ detto la danza e’ la mia passione e la danza sara’ per sempre.

Ora devo andare, ma sicuramente vi raccontero’ qualcos’altro di me o di cose che mi piacciono in un altro post.

A presto!

Cucina nel mondo

CUCINA CINESE:sushi e sashimi
La cucina cinese è composta principalmente da pesce crudo e riso.
Il piatto rappresentato nel video è un misto: 6 sashimi, 4 nigiri e 4 hosomaki.
Viene accompagnato dalla salsa di soia e in alcuni casi anche dallo zenzero fresco.
Questo piatto può essere mangiato con le mani o con le bacchette.

CUCINA ITALIANA:
Il cibo italiano è tra i più famosi nel mondo.
L’Italia (per l’appunto) è famosa per la sua cucina che tutto il mondo ama.
Io definirei i cibi italiani più famosi la pasta e la pizza.
La pasta che viene prodotta in Italia è molto pregiata e di qualità,infatti molti turisti tornano a casa con un pacco di pasta.
La pizza è altrettanto importante, ma viene mangiata in ogni angolo della terra, da New York a a Mosca ed è ormai diventato famoso in tutti i paesi.
Il video mostra una donna che prepara la pasta fatta in casa… BUON APPETITO!

CUCINA INDIANA:
La cucina indiana, rispetto a quella italiana, ha gusti molto più forti e piccanti, che possono piacere e non piacere.
Uno dei piatti più conosciuti della cucina indiana e il pane Chapati, ovvero non lievitato, o il pane Naan, che è lievitato.
Non si può dire che gli indiani siano vegetariani, infatti utilizzano spesso carne di manzo, di pollo e di montone.
Gli indiani hanno anche l’abitudine di usare dei digestivi a fine pasto.
Nel video potete vedere le portate che hanno servito a me e alla mia famiglia in un ristorante tipicamente indiano!