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27 Gennaio – Giornata della Memoria

Il Giorno della Memoria, il 27 gennaio si ricordano le vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.
I nazisti hanno deportato gli ebrei in campi di concentramento, credendo di essere una razza perfetta. Per questo ritenevano gli ebrei una razza inferiore; ma hanno deportato anche coloro che li nascondevano e che li proteggevano, anche gli italiani sono stati vittime di questo accadimento.
Il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz scoprirono il tristemente famoso campo di concentramento, liberandone i pochi superstiti.
Per gli ebrei questo giorno è ricordato come Shoah .
Nei campi di concentramento gli ebrei venivano sottoposti ai peggiori maltrattamenti, ai lavori più duri, con poco cibo e qualche straccio. Quando non erano più utili venivano uccisi con i gas e i loro corpi bruciati nei forni crematori per eliminare prove della loro esistenza.
Gli ebrei sono stati depredati di tutti i loro averi da parte dei nazisti, le loro famiglie sono state smembrate e divise e intere generazioni hanno perso definitivamente la loro discendenza.

i 5 libri che i bambini devono assolutamente leggere

Leggere è una mia passione, per questo vi dirò cinque libri che non possono mancare nella libreria di un bambino, secondo me.

Il primo si chiama “ascolta il mio cuore” ed è di Bianca Pitzorno, può sembrare un romanzo romantico, ma non lo è proprio: parla di una bambina che frequenta la quarta elementare e non sopporta le ingiustizie che la cattiva maestra compie su due alunne molto povere. Questa bambina si chiama Prisca e insieme alle due sue amiche del cuore affronterà mese dopo mese la scuola, compiendo anche azioni ridicole e molto divertenti.

Questo libro mi è piaciuto perchè esalta i valori della giustizia e dell’amicizia.

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Il secondo libro di cui vi parlo è del celebre scrittore italiano, Gianni Rodari, fra i tanti libri che ha scritto il mio preferito è “il libro degli errori”; una raccolta di divertenti filastrocche piene zeppe di errori grammaticali.

Mi è piaciuto perchè, in modo ridicolo, fa venire voglia di studiare la grammatica italiana ai ragazzi; dello stesso autore sono molto belli anche, il pianeta degli alberi di natale, filastrocche in cielo e in terra e novelle fatte a macchina.

 

Il terzo libro, la fabbrica del cioccolato, è di Roald Dahl ed è molto conosciuto. Da questo libro è tratto il film con Jhonny Depp, diretto da Tim Burton.

Parla di un ragazzino povero che, in una tavoletta di cioccolato, trova un biglietto d’ oro con cui si può accedere alla famosa fabbrica del celebre Willy Wonka. Insieme ad altri quattro ragazzini dispettosi e viziati, visiterà l’ enorme e stupenda Fabbrica Del Cioccolato, ma sarà lui a vincere il premio finale!

Mi è piaciuto perchè fa ridere, perchè insegna a non essere viziati e perchè spiega il valore della famiglia.

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Il quarto libro è sempre di Roald Dahl e si chiama “le streghe”; parla di un bambino orfano, che vuole riconoscere le streghe, ma non le streghe delle fiabe che portano un cappello a punta e volano a cavallo delle scope, ma le streghe elegantissime che somigliano a donne che magari già conosciamo! Con buffi segni distintivi che le caratterizzano ma bisogna stare attenti a ogni particolare se si vuole riconoscere una delle streghe.

Questo è un racconto comico-inquietante che mi è piaciuto perchè fa molto ridere ed è fantasioso!

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L’ ultimo libro è forse il più conosciuto, da cui è stato tratto persino un cartone per bambini a puntate, con protagonista una bimba che non va a scuola, amante dei cavalli, che ha  come amico del cuore una scimmietta, vive da sola in una grande casa, è socievole ed estroversa con tutti, specialmente con i suoi nuovi vicini e  porta i rossi capelli legati in due trecce tirate all’ insù… Se voi non lo aveste capito questa bambina è Pippi Calzelunghe, protagonista, appunto dell’ omonimo libro scritto da Astrid Lindragen, è un bellissimo libro che parla delle avventure di questa simpatica bimba con il viso coperto di lentiggini, che è una delle eroine preferite di molti piccoletti!

Questo libro mi è piaciuto perchè parla di amicizia e di libertà.

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Come ho detto io amo molto leggere, qualsiasi tipo di genere e oltre questi cinque, bellissimi, divertenti e fantasiosi libri io penso che ce ne siano moltissimi altri che vale la pena leggere! E a voi, piace leggere? Quali sono stati i libri preferiti della vostra infanzia?

Racconto di un anno

E  proprio adesso che vi racconto tutte le emozioni che ho provato quest’anno me ne vengono in mente moltissime, una dietro l’altra… ma partiamo dal principio.

Primo giorno di scuola…

Volete sapere la mia prima emozione? Euforia! Sono saltata giù dal letto come non facevo da tempo (di solito rimango nel letto fino a quando mia madre non mi urla nell’orecchio che siamo in ritardo).

Seconda emozione: ansia… e se non mi chiamassero? E se non mi volessero? E se arrivassi in ritardo? E se mi dimenticassi lo zaino? O le penne? O come si fanno i compiti?

Terza emozione: immaginatevi una persone che ti costringe a sorridere… stessa sensazione, non riuscivo a smettere.

Quarta emozione: tranquilla… si comincia!

E così sono state le mie emozioni fino alla fine di settembre… poi si cominciano a conoscere meglio i compagni, i professori, la scuola… fino a dimenticarsi persino di essere mai stato in una scuola diversa. E poi arrivano le feste: le prime vacanze di Natale senza aver fatto la recita e la festa, la fine del mondo passata a studiare scienze e altre cose che ti fanno capire che… ormai, sei grande.

Poi arriva il momento di far conoscere alla tua famiglia come va la scuola media, come la stai affrontando: le pagelle!

E adesso che a consegnare le pagelle non sono più le tue maestre che ti conoscono e che sanno come sei fatto cominci a chiederti: che cosa diranno di me? Che voti mi merito?

E poi scopri che in fondo, a parte le verifiche e tutte le difficoltà, la scuola media non è difficile come credevi e che ormai un anno è passato senza neanche accorgersene.

E voi? Che emozioni avete provato il primo giorno delle medie?

I luoghi della mia infanzia a Torino

Io sono nata a Torino e ho sempre vissuto qui ma ci sono, ovviamente, dei luoghi che preferisco perchè sono legati alla mia infanzia.

Il primo sono i giardini Cavour: il luogo in cui ho passato tutti gli intervalli della scuola elementare! Le nostre insegnanti, infatti, ci portavano lì a correre nelle aiuole e ad ammirare il grande albero che sorge in mezzo alla piazza.

Un altro posto è il Museo di Scienze Naturali: l’ho visitato centinaia di volte! Pomeriggi liberi, giornate di vacanze, subito dopo scuola, per me ogni momento era perfetto per una visita al museo, per spaventarmi davanti ai leoni e agli elefanti e per contemplare gli uccelli con le piume coloratissime.

L’ultimo posto è l’aiuola Balbo: sono sempre stata affascinata dalle enormi fontane e soprattutto dagli alberi che in primavera diventano totalmente rosa. Il particolare che preferivo però erano sicuramente i giardinetti! Ogni giorno non vedevo l’ora di uscire di casa per potermi dondolare su quelle altalene.

E voi? Avete dei luoghi a cui siete particolarmente legati fin da piccoli?

Quando abbiamo conosciuto le nostre amiche

Era un giorno speciale quando abbiamo conosciuto le nostre amiche, era speciale, perchè era il primo giorno di prima media. Quella mattina eravamo tutti un po’ emozionati e forse pensavamo di non fare nuove amicizie ma di rimanere sole, noi due, in silenzio.

Ma visto che una ragazzina riccia e dall’aria simpatica ci continuava a guardare, ci ha fatto capire che la giornata sarebbe stata molto diversa da tutto quello che ci eravamo immaginate. Fatto sta che ci siamo interessate a lei e abbiamo cominciato a parlare della vecchia scuola, dei nuovi compagni, dei nostri interessi… e parlando e ridendo siamo diventate subito amiche. Eravamo in tre, ma di sicuro non ci siamo fermate qui, pochi giorni dopo abbiamo conosciuto un’ altra ragazza…

Il fatto che adesso abbiamo scritto ragazza al posto di ragazzina vi potrebbe far pensare a una più grande di noi o forse lo avete letto senza accorgervene nemmeno. Lei è una ragazza alta ma molto alta però la sua altezza non supera la sua personalità… è per questo che siamo diventate amiche, ma forse vi interessa come. Eravamo all’uscita quando una di noi (Francesca), che ha tuttora una cartella più grande di lei, è caduta non riuscendo più ad alzarsi. Dietro, una ragazza, rideva cercando di nascondersi nella sua sciarpa, è stato allora che lei ha cercato di aiutare Francesca a rialzarsi e così abbiamo cominciato a ridere… la nascita di una nuova amicizia? Esatto, ma non è finita qui…

C’era un’altra ragazza che sembrava simpatica e divertente, ma non ricordiamo né come, né quando è nata la nostra amicizia; forse eravamo in palestra, o forse nell’ intervallo oppure anche durante la lezione e tutt’un tratto, siamo diventate amiche, è bastato uno sguardo, forse era destino che ci incontrassimo e che senza nessuna complicazione ci saremmo unite e mai più lasciate, sì forse è stato così ma il motivo non importa, ci importa solo di averla conosciuta e adesso di essere sue amiche.

E adesso? Che cosa succederà? Per caso un’altra amica o qualche avventura per le nostre protagoniste? Certo, la nostra avventura è quella di restare amiche… e tra piccoli litigi, abbracci e messaggi su whatsapp, la nostra avventura sta andando avanti senza tregua!Non ci separeremo mai perchè ora  siamo amiche, amicissime, migliori amiche o se preferite BFF… anzi, noi siamo più che amiche…sorelle!

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…Esperienza imperdibile: the IMMORTAL WORLD TOUR

Mercoledì 20 febbraio 2013 io e la mamma abbiamo assistito al “CONCERTO-SPETTACOLO” dell’ Immortal world tour del Cirque du Soleil, un associazione nata in Canada che però riunisce acrobati provenienti dal tutto il mondo, che martedì sera e mercoledì sera si sono cimentati ad offrire un tributo al grandissimo Michael Jackson, attraverso uno spettacolo un po’ musicale, un po’ pirotecnico e anche molto riservato alla scenografia, insomma bellissimo!

Io e mia mamma siamo arrivati un anticipo, più o meno un’ ora prima. Nell’ attesa mi sino comprato un barattolo di popcorn e il famossimo guanto luminoso, tipico di Jackson. Essendo un grande fanatico di Michael mi sono attrezzato di giacca militare anch’ essa simbolo di Michael.

Inizio concerto alle 20.00, tutti pronti,  ecco spuntre i ballerini, gli acrobati, i fuochi pirotecnici ecc.Il concerto, si basava su un ordine cronologico di brani che cominciavano dai primi pezzi dell’ infanzia (con in Jackson 5) fino agli ultimi LP. Tutto questo per due ore abbondanti di Michael Jackson senza sosta, al ritorno eravamo un po’ tristi perchè ci dispiaceva che il concerto fosse finito ma in macchina  ci eravamo  attrezzati con il disco di ”TRHILLER” e così abbiamo continuato con Michael fino a casa.

E allora ditemi cosa c’è di meglio di andare a vedere Michael Jackson in una serata piovosa di un giorno qualunque di un mese invernale?

Un Toscano a Torino.

Sono nato il 31 ottobre 2001 nell’ospedale di Poggibonsi quando i miei genitori abitavano
in Toscana. Ho vissuto in una casa in mezzo al bosco a Castellina in Chianti, in provincia
di Siena.

La mia vita coi toscani più simpatici…
Per la lunga strada sterrata che percorrevo quando andavo in paese, spesso incontravo
alcuni strani personaggi: serpenti, istrici, ricci, cinghiali, lepri, colombe e daini. Era bello
poterli osservare e scoprire il loro comportamento.
In Toscana avevamo una casa spaziosa divisa tre appartamenti: il primo in cui abitavo
con la mia famiglia, il secondo per gli ospiti e il terzo per i nonni materni quando
venivano in Toscana da Torino. Nella casa degli ospiti ho festeggiato a volte il mio
compleanno e con i miei amici e ci mascheravamo con costumi di Halloween. Ho
frequentato la scuola elementare di Castellina in Chianti e avevo compagni molto
simpatici, tra questi c’era Danil che era anche il mio migliore amico. Proseguendo per la
strada che da casa va fino a scuola, c’è l’abitazione dei miei nonni paterni e dove tutte le
volte che uscivo da scuola incontravo i miei cuginetti e la mia sorellina e con cui giocavo.
Loro sono più piccoli di me e capitava spesso di litigare per vari motivi: a volte per un
giocattolo, a volte per semplice gelosia!

Musica e ancora animali!
All’età di cinque anni ho iniziato a frequentare a Firenze una scuola di musica dove
suonavo il violoncello con una maestra che si chiamava Elisabetta. I miei nonni della
Toscana hanno un campo dove ci sono molti animali: conigli, piccioni, cani, gatti e
soprattutto una moltitudine di galline che non si cibano di mangime ma di frutta e verdura
come torsoli di mele e bucce di melone….insomma tutti gli scarti di cucina. Per questo
motivo le loro uova hanno un gusto completamente diverso da quelle che a Torino siamo
costretti ad acquistare.

Il cibo più buono… è quello che vedi crescere.
Dietro casa mia avevo anche un orticello dove coltivavamo pomodori, insalata, frutta e
verdura e dove tutto cresceva lentamente e diventava grosso e gustoso. Ci sono anche
moltissimi ulivi e in autunno facevamo la raccolta delle olive per produrre un ottimo olio.
Adesso che vivo a Torino mi capita nei weekend di ritornare in Toscana e rivedo i miei

parenti ed i miei amici. È sempre un momento di gioia perché la vita la’ mi piace molto.

New York

Sono Francesca Pelizza e mi piace molto viaggiare perciò vi racconterò del mio viaggio a New York.

Dopo otto lunghissime ore di aereo, siamo arrivati e subito ci siamo accorti che tutto è completamente diverso, ti circondano solo i grattacieli e per la strada ci sono milioni di taxi gialli e sui marciapiedi, quasi inesistenti, non si riesce a camminare perché c’è troppa gente!
Nonostante questo c’è il famoso Central Park un parco enorme dove si può correre e giocare e fare ciò che si vuole fino a quando viene buio e poi un bel giro per Times Square e… poi a “nanna”!

New York è speciale, fantastica,mitica e tutto ciò che volete, ma forse quei grattacieli non sono fatti per me e dopo tutto, Torino è casa mia.